Un ostello a 4 stelle

A pochi passi dal mercato, in una zona problematica del rione, si staglia il palazzo di ‘Generator Rome’: fuori minimalismo e massimo riserbo, dentro ambiente deluxe, eventi e clientela internazionale. E noi del Cielo siamo entrati a curiosare
(Numero 48 – Bimestre lug-ago 2023 – Pagina 5)

Probabilmente gli stessi abitanti del rione lo ignorano, ma proprio davanti all’ingresso del Nuovo Mercato Esquilino c’è un ‘ostello’. Si chiama Generator Rome e fa parte di una catena con sedi in tutto il mondo: Berlino, Madrid, Londra, Parigi, Miami, New York. Le foto sul sito staygenerator.com mostrano alloggi in posizione centrale, in lussuosi edifici, con arredi ricercati, luminosi open space, grandi terrazze. Dimenticate, insomma, il classico ostello per turisti squattrinati, economico, spartano, con grandi camerate condivise e una doccia comune.
Generator Rome è in via Principe Amedeo 251, in un bel palazzo giallo canarino, sette piani all’angolo con via Ricasoli. Quell’incrocio, e in generale l’area del mercato (di cui parliamo diffusamente in questo numero), è tra i luoghi più caotici e problematici del rione per decoro, pulizia e sicurezza. Come mai un brand così esclusivo ha scelto proprio l’Esquilino, e che rapporto hanno i suoi ospiti con il nostro rione?
L’ostello ha aperto nel 2016, nei locali di un albergo, l’Ambra Palace Hotel, un 4 stelle progressivamente decaduto e poi chiuso. Non sorprende che pochi abbiano notato la struttura: sui due lati del palazzo le vetrate a livello strada sono protette da pesanti tendaggi che impediscono la visione degli interni, e la scritta ‘Generator’, sull’ingresso e su un piccolo pannello a lato, non fa intendere di cosa si tratti (uffici, una palestra, un ristorante?). La discrezione e l’assoluto riserbo sembrano essere la cifra di questo ostello di design, così isolato dalla realtà che lo circonda.

Il marchio Generator
nasce nel 1995 a Bloomsbury,
storico quartiere londinese.
In Italia ha una sede anche a Venezia

La porta è chiusa e viene aperta solo se si suona il campanello. All’interno si viene accolti da un’ampia sala-reception con insegne al neon, lungo bancone piastrellato, moderni punti luce, un grande murale su una parete, tavolini, poltroncine giallo acceso. Ci accoglie Marco, operation manager di Roma. Alla mia domanda, ‘come mai qui?’, risponde, un po’ sorpreso «La catena è proprietaria di tutti i suoi immobili e comprare qui costava meno che in altre zone della città. Quindi una scelta di natura economica, ma anche logistica: siamo in pieno centro, è un’ubicazione comoda per i turisti. Vicina alla stazione, alla metro e a tanti luoghi iconici della Capitale, il Colosseo, i Fori, le basiliche».
Al piano terra, oltre alla reception, l’area relax, con salottini anni ’50 e oggetti vintage, una grande bilancia, un biliardino, un vecchio televisore, piante, quadri, poi la caffetteria in stile cubano, con mobili in vimini, ventilatori a pala, carta con foglie di banano alle pareti. Le camere sono 67, tra condivise (con letti a castello, 3 al massimo) singole o doppie, tutte con bagno. Un posto letto in bassa stagione costa 60 euro, in estate supera i 100, una doppia deluxe circa 300. Colazione esclusa.

Al settimo piano c’è una grande terrazza
che è possibile affittare per eventi privati

«Generator è un ostello 4 stelle e costa comunque meno di un buon albergo centrale» sottolinea Marco, e aggiunge «Da mesi siamo sold out per tutta l’estate. I turisti arrivano dagli Stati Uniti, dal Sud America, dal Nord Europa…italiani no, non ce ne sono». Ma qual è il rapporto con il rione? I vostri ospiti si lamentano del traffico, dei disagi per la vicinanza con il mercato? «Lavoro qui da anni e non abbiamo mai avuto problemi. A volte, donne che viaggiano da sole mi dicono di sentirsi poco sicure, soprattutto la notte, ma nessuno ha mai subito aggressioni o furti. I ragazzi entrano ed escono a tutte le ore, siamo aperti h24!».
Generator è naturalmente molto presente sui social e conta centinaia di migliaia di follower. I commenti di chi ha scelto l’ostello di Roma sono entusiasti della posizione: ‘centralissima’, ‘vicina alla metro’, ‘in una zona autentica e chiassosa’. È evidente, comunque, che i clienti di Generator vivono poco il rione. L’ostello è solo la base da cui partono ogni mattina per scoprire la città. Tornano a notte fonda o in serata per partecipare agli eventi che la direzione organizza esclusivamente per gli ospiti, protetti dai pesanti tendaggi e dalla porta chiusa, che lascia ‘fuori’ l’Esquilino e la sua variegata umanità.

Paola Lupi