Giù la serranda, su i dipinti

Spazio al fenomeno delle saracinesche dei negozi dipinte con qualità e professionalità, dando una mano al decoro urbano
(Numero 41 – Bimestre mag-giu 2022 – Pagina 8)

Passeggiando per le vie del rione, non si può fare a meno di notare come il paesaggio urbano appaia ormai completamente contrassegnato dai numerosi graffiti, o meglio ‘tag’: quelle sigle ovunque presenti sui muri di edifici pubblici e privati e, soprattutto, sulle serrande degli esercizi commerciali. Sono ormai poche le persone che li accomunano alla street-art, anche se inizialmente si trattava di sigle a firma dei murales, opere d’arte che veicolano messaggi sociali. Da parecchi anni, purtroppo, il fenomeno è andato degenerando. Ha preso strada a sé, coltivando ormai solo gli aspetti di ribellione, autoreferenzialità e spesso imbrattamento.
Tornando alle nostre strade però, tra una tag e l’altra, si scorge ogni tanto qualcosa che riposa la vista. Da alcuni anni sempre più serrande sono diventate vetrine, anche a negozio chiuso. Alcune saracinesche sono state infatti decorate su commissione degli esercenti. A volte ad opera di singoli artisti, più o meno bravi o quotati, a volte a cura di una delle diverse agenzie nate nell’ultimo decennio proprio a questo scopo (writersart.it, urbandecorations.it, chrlab.it e altre). Si tratta di un fenomeno che coinvolge ormai qualsiasi categoria merceologica e di servizi. La sua diffusione è ancora marginale rispetto al gran numero di attività presenti in città, ma è comunque in continua crescita, e viene realizzato con sempre maggior qualità e professionalità.

Le serrande ci parlano, tra opere d’arte

L’edicola Palumberi di via di Porta Maggiore, ad esempio, uno dei principali punti di distribuzione de Il cielo sopra Esquilino, da qualche mese espone un bel ritratto di Carlo Verdone. L’autore dell’opera è Thomas Bires, che spesso collabora con Maupal, nome d’arte di Mauro Pallotta. Maupal, street artist quotato a livello internazionale, ha a sua volta realizzato anche l’omaggio a Gigi Proietti sull’ingresso del Teatro Brancaccio. Il ristorante Baia Chia, altro storico sostenitore del nostro giornale, espone un dipinto d’autore raffigurante un paesaggio marino. Il Crepuscolo degli Dei, negozio di alimenti biologici di via Merulana, mette in mostra degli splendidi girasoli. Il Fornaio Corazza di via Emanuele Filiberto ha invece scelto un dipinto con i suoi migliori prodotti.
In alcuni casi, la poesia ha incontrato il commercio. C’è infatti a Roma un giovane poeta, Valerio Di Benedetto, che si firma come ‘Umanamente in bilico’ e utilizza i suoi versi anche per decorare saracinesche. Nel nostro rione lo si può trovare in via Ferruccio, angolo via Machiavelli, con versi intitolati ‘Cambio di stagione’, riportati su una vetrina laterale del negozio di abbigliamento di Eugenio Faccenda. Poco lontano, su un’agenzia viaggi di via Iside, lo troviamo con un’altra breve poesia intitolata ‘Maree’.

Nuove tecniche, nuovi utilizzi e piacevoli ricordi e poesie ‘in bilico’

Altri, come il nuovo ristorante cinese di via di San Vito, Hot Pot, hanno fatto direttamente ricorso alla pellicola adesiva. Il risultato è probabilmente più freddo, ma è una tecnica che potrebbe essere destinata a prender piede e che apre la strada ad un altro mondo, quello della fotografia.
Ci sono poi negozi che, pur avendo chiuso i battenti da anni, ancora offrono di loro un bel ricordo. Come l’ex cartoleria di via Conte Verde, con il suo Stregatto, o i simpatici cuccioli dipinti sul piccolo negozio di animali che, solo per pochi mesi, venne aperto qualche anno fa su via di Santa Croce in Gerusalemme.
Uscendo dall’ambito commerciale, anche le serrande dei privati hanno cominciato a colorarsi. Lo dimostra un garage di via San Quintino, angolo via Statilia, su cui gli artisti di writersart.it hanno raffigurato un bel viale alberato. Soluzione ideale, visto che si tratta di un luogo la cui serranda resta abbassata per gran parte del giorno e della notte, compartecipando all’arredo urbano.
Non sarebbe male se queste decorazioni si diffondessero sempre più, mantenendo alta la qualità, specialmente nel nostro rione. I prezzi per una decorazione, tra l’altro, sono più che accessibili. Si va dai 200 ai 500 euro a seconda della complessità del disegno. Bisogna anche considerare l’effetto deterrenza nei confronti di chi andrebbe ad imbrattare con firme e disegni vandalici le saracinesce immacolate, che poi andrebbero anche ridipinte per decoro. Da noi contattata in fase di raccolta delle informazioni per questo articolo, writersart.it si è resa anche disponibile a praticare uno sconto del 30% ai commercianti dell’Esquilino.
Insomma, un investimento più che sostenibile per un esercizio commerciale, che vivacizza le strade e dà la possibilità di comunicare il proprio messaggio anche negli orari di chiusura.

Riccardo Iacobucci

 

Ecco la galleria completa delle serrande decorate dell’Esquilino, con l’aggiunta di qualche ospite a pochi passi (contrassegnate con *).
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