Il mondo a scuola Num.20

(Numero 20 – Bimestre lug-ago 2018 – Pagina 14)

PITTORI AL COLLE OPPIO
Durante la settimana dell’arte, dal 20 al 25 maggio, 11 classi sono andate a dipingere EN PLEIN AIR, all’aria aperta, nei parchi vicino la scuola. E’ stata un’esperienza emozionante: dipingere come gli impressionisti, fare il pic-nic all’aria aperta con i compagni e divertirsi sperimentando arte. Ma che fatica sotto il sole cocente! Messe le locandine per far capire agli altri che cosa stavamo dipingendo, prima di iniziare, la maestra Daniela ci ha spiegato qualcosa in più sotto un grande albero. Una volta scelto il punto di vista, cioè l’inquadratura, non lo potevi più cambiare. All’inizio pensavamo che per fare il tronco bastasse un solo marrone, ma poi abbiamo capito che per la corteccia servono diverse tonalità di colore, perché esistono sia l’ombra che la luce e questo ci fa vedere le diverse tonalità. Ogni gruppo ha scelto il soggetto e ha cominciato a disegnare…Ma soprattutto abbiamo fatto un lavoro di squadra: c’era chi faceva il bozzettista, chi dipingeva, chi faceva il colorista, chi aiutava a correggere gli errori… Abbiamo lavorato tutto il giorno fino all’ora di pranzo. Dopo una breve pausa abbiamo continuato a dipingere a stomaco pieno e a mente rinfrescata fino alle due e trenta e…ci siamo divertiti tantissimo! Per la scuola la settimana dell’arte è stata uno degli avvenimenti più belli dell’anno scolastico.
Classe – IV A

CAMPO SCUOLA
Il 14 maggio, noi della VD con la VC, alle 6.25 abbiamo preso a Termini il treno per Formia, poi il traghetto per Ventotene. Purtroppo il mare era molto mosso e tanti sono stati male. Arrivati, le guide, Giulio e Germano, ci hanno spiegato le regole da rispettare e abbiamo pranzato. Poi all’agriturismo ci siamo riposati e abbiamo iniziato a sistemare le nostre cose.
Un’oretta dopo siamo andati a fare il bagno al mare. Alcuni hanno fatto snorkeling, altri giocavano a palla. Poi siamo andati al porto romano, dove abbiamo parlato delle antiche popolazioni sbarcate sull’isola. Dopo cena, abbiamo osservato le costellazioni e siamo andati a cercare le berte maggiori.
La mattina seguente, dopo colazione, ci siamo recati alla cisterna romana, la”cisterna dei carcerati” dove prima monaci e poi prigionieri lasciarono pitture rupestri molto colorate.
Poi abbiamo, osservato la flora locale e abbiamo pranzato. Siamo tornati in spiaggia per due ore e mezza, ma dopo ha iniziato a piovere e ci siamo riparati a piazza Castello: chi giocava a palla, chi osservava le lumache, chi addirittura ha inventato una nuova religione, la “sabbiosa”, in onore di San Sabbiano.
Dopo cena, abbiamo fatto una caccia al tesoro per il paese e poi siamo andati in discoteca, dove ci siamo scatenati fino alle 11.30 circa. L’indomani, siamo andati al museo della migrazione.
Al ritorno ha iniziato a diluviare e ci siamo bagnati tantissimo e siamo tornati in albergo a cambiarci, prima di imbarcarci e tornare a Roma.
Per essere stato il nostro primo camposcuola non è stato niente male, anzi!
Classe – VD

S.BASILIO NELLA VALIGIA DI UNA DUCHESSA
Sorpresa! Non ce l’aspettavamo! Lunedì è arrivata una signora di nome Catia molto fantasiosa che sembrava una duchessa del Medioevo. Aveva portato con sé una valigia, che conteneva degli oggetti che le potevano servire.
Siamo andati in biblioteca, dove ci ha presentato il suo libro. Per chi fosse interessato, questo libro si chiama “Da ora in poi”. Catia, la scrittrice, ci ha chiesto se noi avessimo un nostro sogno, perché il personaggio che ha inventato, Claudio, ha un sogno, cioè essere uno skater.
Dopo ci ha lasciato un piccolo ricordo, cioè un segnalibro con un adesivo e una frase “Afferra il tuo DA ORA IN POI.
Dopo ci ha dato il suo quaderno, dove noi dovevamo scrivere i commenti sul pomeriggio passato con lei. Classe – IVD
FELICI SENZA BARRIERE
Evviva! Hanno “abbattuto” la cancellata che separava i due cortili. La nostra scuolasembrava una prigione e noi i carcerati, oppure era la scuola il carcere e noi i carcerieri? Non siamo in Medio Oriente, in guerra, oppure a Berlino prima del 1989!
Questa recinzione ingabbiava anche le nostre emozioni, come una ragnatela impediva agli amici di incontrarsi e comunicare; poteva causare anche tanti incidenti; e poi abbiamo più spazio per divertirci.
Ora senza “rete” ci sentiamo avvolti dalla libertà, come una coperta che ci abbraccia quando dormiamo, come una calda doccia dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro, come un’onda che ci culla, come la famiglia che ci protegge.
Che felicità! Abbiamo l’unione, perché L’UNIONE FA’ LA FORZA!
Classe – IVD

Alunni Di Donato