La fondazione che porta la salute in piazza

L’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri si prende cura anche del territorio
(Numero 17 – Bimestre gen-feb 2018 – Pagina 10)

Visitando oggi piazza Vittorio, il tratto di porticato tra via Conte Verde e via Emanuele Filiberto colpisce per ordine e pulizia rispetto a tutto il resto. Ma chi vive qui da tempo lo ricorda bene: quello era il lato peggiore della piazza. Ci si era ormai abituati al paesaggio del “dente cariato”, quella barriera di vecchie tavole di legno e lamiere ondulate che proteggeva i pochi resti dell’edifico pericolante demolito nel lontano 1971, quell’interruzione del porticato che costringeva i passanti a spostarsi all’interno della carreggiata.

L’approdo all’Esquilino. Quando agli inizi degli anni 2000, la fondazione Enpam pubblicò un annuncio sui quotidiani per la ricerca di una nuova sede, l’ente era in cerca di un edificio al centro di Roma, facilmente raggiungibile, che potesse accogliere tutti i 500 dipendenti all’epoca ospitati in due diverse strutture di via Torino. Anche su invito dell’allora sindaco Veltroni, nell’ottica di un progetto di risanamento del rione mai realmente decollato, la scelta cadde su piazza vittorio. I lavori furono avviati nel 2005, ma il progetto ed i tempi di completamento furono più volte rivisti a causa dei ritrovamenti archeologici. A pochi metri dalla superficie vennero infatti alla luce dei resti molto probabilmente appartenenti agli Horti Lamiani, una fastosa villa con giardino del I secolo d.C.

Un palazzo intelligente. Le difficoltà incontrate portarono alla decisione di sospendere temporaneamente i lavori del piano seminterrato, per poter procedere al completamento del resto dell’edificio e consentire così il trasferimento degli uffici. Quindi nel novembre 2013 la nuova sede venne inaugurata. Un edificio intelligente dove illuminazione, areazione e riscaldamento sono pensati e regolati in modo da ridurre al minimo i consumi e gli sprechi. L’edificio è dotato di altri 4 piani interrati che accolgono l’archivio, il centro elaborazione dati ed il parcheggio, destinato prevalentemente a bici e ciclomotori. I posti auto sono solo poche decine, anche perché tra i dipendenti l’uso dei trasporti pubblici è molto incentivato e oltre la metà sottoscrive il Metrebus annuale tramite il mobility manager aziendale. Per rendere utilizzabili gli spazi adiacenti l’area archeologica è tuttora in corso una gara per l’aggiudicazione dei lavori. I reperti saranno visitabili ed integrati con il resto degli uffici. Oltre ad un’area prettamente museale sono infatti previste una sala conferenze da 150 posti ed altre sale destinate a riunioni e corsi di formazione.

Il lavoro sul territorio. Almeno agli inizi, tra i dipendenti la diffidenza nei confronti del territorio era palpabile. Nonostante sia uno dei luoghi più belli di Roma, la percezione che i romani hanno di piazza Vittorio e l’immagine che ne dà la stampa non le rendono certo giustizia. L’ente pensò, sin da subito, a come relazionarsi con il territorio e ben presto si rese promotore di iniziative volte a migliorarlo. Invitato dall’allora prefetto di Roma Franco Gabrielli e da Ignazio Marino, al tempo nella sua duplice veste di sindaco e di iscritto Enpam, l’ente iniziò con il sostenere, già nel 2015, diverse azioni di retake promosse dai cittadini, sia sulla piazza sia nell’area del mercato. Un impegno che con il tempo ha preso sempre più corpo.

La piazza della salute. “Oggi”, ci racconta Gabriele Discepoli, responsabile per la Comunicazione Enpam, “gli eventi collegati al progetto Piazza della Salute sono ormai consuetudine”. La coincidenza di avere sulla stessa piazza anche la direzione centrale di sanità della Polizia di Stato ha infatti favorito la collaborazione con le forze dell’ordine ed ha consentito la nascita di questa iniziativa che ben si inserisce tra le finalità dell’ente. Sono decine gli eventi realizzati, in gran parte all’interno dei giardini di piazza Vittorio, nell’ambito di “Piazza della salute”. Tutte iniziative finalizzate all’informazione, alla promozione del benessere ed alla prevenzione medica. Con temi che spaziano dall’alimentazione alla balbuzie, alla gestione dello stress, all’odontoiatria, alla psicoterapia. Iniziative, almeno quelle esterne, che purtroppo hanno subito un rallentamento in attesa che si chiariscano le disposizioni del ministero dell’Interno in tema di sicurezza degli eventi pubblici.

La promozione sociale. L’impegno più correlato al territorio è però quello che ha visto la nascita di “Piazza Vittorio Aps”, l’associazione di promozione sociale costituita tra realtà che insistono sulla piazza. Oltre ad Enpam ne fanno parte la farmacia Longo, il negozio Expert, l’hotel Napoleon, il mobilificio Grilli, Daniele Wang di Orocasa ed altri. “Piazza Vittorio APS è uno strumento”, afferma il segretario generale Vincenzo Di Berardino, “che mettiamo a disposizione di chiunque altro voglia farsi promotore di iniziative sociali o culturali”. Ed è proprio attraverso questo strumento che nel corso dell’ultimo anno sono stati lanciati eventi come il contest fotografico “Esquilino Melting-pot”, con la relativa mostra espositiva, o i laboratori creativi per bambini di “Giocando si impara”, tenuti nei giardini lo scorso novembre e che riprenderanno a febbraio. L’associazione è anche intervenuta a favore del ritorno delle “Notti di cinema a Piazza Vittorio” la cui conferenza stampa di presentazione la scorsa estate fu tenuta proprio nei locali dell’Enpam. Purtroppo, per la prossima stagione gli organizzatori hanno già dichiarato che l’evento non si ripeterà. Chissà che l’Enpam e Piazza Vittorio Aps non riescano a far cambiare loro nuovamente idea.

Riccardo Iacobucci