Rifiuti: al via il porta a porta, ma non per tutti

Partirà entro fine anno la nuova raccolta differenziata. Esquilino diviso in due
(Numero 3 – Bimestre nov-dic 2015 – Pagina 3)

La stavamo aspettando ed ecco che arriva anche nel nostro rione. E’ la nuova raccolta differenziata, basata sul modello del porta a porta, che entro la prossima primavera coprirà non solo l’Esquilino ma anche tutti i municipi romani. Si tratta del metodo più efficace, in termini di qualità e percentuale di rifiuti che si arriva a differenziare, e sta portando la città di Roma sempre più in alto nella classifica dei comuni che riciclano. Le scelte della nuova amministrazione hanno portato a quota 30% i rifiuti recuperati nel 2013, rispetto al 25% dell’anno precedente. Nel 2014, poi, la percentuale è addirittura salita al 43%, e si punta a superare il 50% entro la fine di quest’anno.

Due sistemi. No tre, anzi quattro. Non tutto rose e fiori però. Innanzitutto il nuovo sistema richiederà maggiore impegno e collaborazione da parte di tutti i cittadini. Ma collaborare è il minimo, visto che noi stessi siamo i maggiori produttori di rifiuti. In secondo luogo, il problema riguarderà la complessità con cui verrà effettuata la raccolta, che avrà modalità differenti a seconda della via di appartenenza e degli spazi disponibili all’interno dei condomini. Secondo la nostra ricostruzione, illustrata nella piantina, il rione è stato diviso in due. Fino al limite superiore di piazza Vittorio, la raccolta sarà porta a porta, con bidoncini distribuiti all’interno dei condomini. Vedremo quindi finalmente sparire quasi tutti i cassonetti in strada e compariranno le nuove campane per il vetro. In questa zona però, chi non avrà la possibilità di ospitare i bidoncini condominiali dovrà farsi carico di portare i propri rifiuti in specifiche piazzole identificate da Ama, in fasce orarie ben definite. Nel resto del rione,la soluzione scelta da Ama è stata differente, la raccolta resterà stradale come oggi e i cassonetti invece di sparire aumenteranno perché, oltre a quelli attuali (generico, multimateriale e carta), avremo quelli per l’umido (rifiuti organici) e le campane per il vetro. Gli esercizi commerciali avranno inoltre un ulteriore sistema di raccolta ad hoc, definito anche sulla base della tipologia di attività con un’attenzione particolare per quelle di ristorazione.

I rischi. Se da una parte i benefici attesi sono sicuramente notevoli, dall’altra, i rischi che non tutto fili liscio non mancano. Già immaginiamo i “migranti della mondezza” che la mattina caricheranno in macchina il loro tradizionale sacchetto per andare a buttarlo laddove i cassonetti in strada saranno ancora presenti. Così come immaginiamo le difficoltà che potranno esserci se Ama non rispetterà i giorni e gli orari di raccolta. Per alcuni, poi, potrebbe essere difficile raggiungere le piazzole di raccolta negli orari previsti da Ama. È quindi concreto il rischio che in alcune zone possano nascere accumuli spontanei di spazzatura, allo stesso modo di quanto oggi avviene al fianco dei cassonetti.

Chi vigilerà sul buon funzionamento del tutto? E’ ovvio che inizialmente sarà necessaria un po’ di tolleranza, per consentire a tutti di acquisire familiarità con il nuovo sistema ed adeguare di conseguenza le proprie abitudini. Ma è altrettanto ovvio che a regime, speriamo tra non molto tempo, nulla potrà funzionare correttamente senza una costante vigilanza accompagnata dalle dovute sanzioni. Di certo abbiamo il vantaggio di essere trai primi a sperimentare il nuovo sistema. Ciò che avverrà all’Esquilino nelle prossime settimane è già avvenuto in altri 10 municipi di Roma, dove Ama ha potuto registrare le difficoltà dei cittadini ed accorgersi dei propri errori, speriamo facendone tesoro. Questo perché il ruolo dei cittadini sarà pur fondamentale, ma sarà impossibile rendere il tutto sostenibile e funzionante senza un servizio affidabile da parte di Ama, in particolare per quanto riguarda il rispetto degli orari di raccolta e appunto la vigilanza sui comportamenti errati.

Se poi, come dimostra ciò che avviene in tanti comuni italiani, il sistema di raccolta più efficiente è quello del porta a porta, ci auguriamo che questo venga esteso al più presto all’intero rione, liberando finalmente le strade dai cassonetti, che sono oggi i principali catalizzatori di degrado.

Riccardo Iacobucci