Silenzio in sala

A Roma sono rimasti solo 37 cinema. All’Esquilino non c’è nemmeno una sala per chi ama il rito collettivo del grande schermo
(Numero 43 – Bimestre set-ott 2022 – Pagina 8,9)

Ci sono città, come Roma, che hanno più sale cinematografiche chiuse che aperte, e ci sono rioni, come l’Esquilino, che non hanno più un cinema. Nemmeno uno. A parte lo schermo dell’associazione Apollo 11 – fiore all’occhiello del rione, che ha ripreso la sua attività e organizza proiezioni per i soci – e la partecipatissima arena che anima piazza Vittorio nei mesi estivi, entro i confini dell’Esquilino non ci sono cinema.
Una mappatura dal suggestivo titolo ‘Nuovi cinema (in) Paradiso’, realizzata dall’Associazione Dire Fare Cambiare, denuncia che, nel corso degli anni, nella Capitale hanno chiuso quasi 100 sale: 53 sono state trasformate in bingo, garage, palestre, negozi e 43 sono abbandonate o dismesse. Al già lungo elenco dei ‘caduti’ anche a causa della concorrenza spietata delle piattaforme online, vanno aggiunti quelli uccisi dal Covid 19. Un esempio illustre è il multisala Barberini, nell’omonima piazza, ‘chiuso per ristrutturazione’ da giugno 2020.
A fronte dell’allarme lanciato dal settore, il Campidoglio sta cercando di impedire altre chiusure.
È allo studio un provvedimento per vincolare i cinema ad una funzione culturale e tutelare le sale che sono state storicamente luogo di aggregazione sul territorio, impedendone la trasformazione in generici esercizi commerciali. Un provvedimento che, se mai vedrà la luce, forse potrà salvare il cinema Royal.

Dal Marconi alla Sala Sessoriana.
Dei cinema esquilini rimane solo il ricordo

Fino a quattro anni fa il Royal era l’unica sala dell’Esquilino e al momento è nell’elenco dei cinema abbandonati. Sotto l’insegna, vetrate ricoperte di vernice, imbrattate da foglietti e volantini, spazzatura accumulata oltre le serrande e sui gradini: l’ingresso di via Emanuele Filiberto, proprio a due passi dalla fermata metro Manzoni, è ormai una piccola discarica. Appare surreale, in tanta desolazione, lo schermo che trasmette a loop trailers di film che non verranno mai proiettati.
Eppure, andando indietro nel tempo, si scopre che all’Esquilino esistevano diversi cinema, di cui gli stessi residenti hanno ormai perso memoria. Sotto i portici di piazza Vittorio, lato stazione, c’era il cinema Marconi, ora c’è una banca. Un’altra sala era in via dello Statuto, di fronte all’ex Mas: anche in quello spazio oggi c’è una banca. C’erano perfino alcune sale parrocchiali, quella della chiesa di Santa Bibiana e la più nota Sala Sessoriana. Anche il Teatro Brancaccio, in via Merulana, a partire dal 1937 fu utilizzato per alcuni anni come sala cinematografica.

L’ex cinema Apollo potrebbe rinascere,
ma i lavori del comune sono fermi

Ma, se scriviamo di schermi perduti, non possiamo non tornare sull’annosa vicenda dell’ex-cinema Apollo. L’edificio liberty, all’angolo tra via Cairoli e via Giolitti, era una delle sale più importanti della città. Si chiamava Politeama Margherita, poi, dal 1949, divenne cinema Apollo. Negli anni ’70, sia l’Apollo che l’adiacente Ambra Jovinelli, si trasformarono in sale cinematografiche a luci rosse. L’edificio di via Cairoli diventò così il Cine Pussycat.
Tramontata l’era delle ‘sale per adulti’ fu chiuso e abbandonato. Più di venti anni fa è stato acquistato dal comune, sull’onda delle proteste degli abitanti che, riuniti nel comitato Apollo 11, ne bloccarono la trasformazione in sala bingo. Una vittoria, certo, mortificata però dalla grottesca vicenda della convenzione mai firmata dalla società che avrebbe dovuto gestirne gli spazi.
Intanto il tempo e l’incuria hanno reso necessari lavori di recupero che procedono però con esasperante lentezza. Ad oggi, sono state realizzate le prime due fasi del complesso intervento per la bonifica dall’amianto presente sulla cupola e nella sala, ed è stata messa in sicurezza la parete su via Giolitti, a rischio crollo, danneggiando purtroppo alcuni decori dell’edifico e murando porte e finestre. La terza fase, sempre relativa alla bonifica dall’amianto, ci assicura il Campidoglio, partirà a breve: nel 2022 sono in bilancio 240.000 euro per la progettazione e 1.600.000 per i lavori.
Sui tempi di realizzazione del nuovo Apollo, però, nessuno si sbilancia. Il progetto, proposto dai comitati all’epoca dell’acquisto da parte del comune, lo immaginava come un centro multietnico, con laboratori legati alle diverse culture che animano il quartiere e, naturalmente, uno schermo, per salvaguardare l’originaria vocazione cinematografica e regalare finalmente una sala all’Esquilino. Un sogno che, per ora, rimane nel cassetto.

Paola Lupi

I cartelloni 2022/23 dei teatri rionali, fiore all’occhiello della capitale
di Rosario Schibeci

Make love and theater! L’Ambra Jovinelli punta ancora più in alto

Con lo slogan ‘Make love and theater!’ il Teatro Ambra Jovinelli si prepara ad una ricca stagione 2022/2023. L’intento è di presentare spettacoli che, attraverso elementi popolari, portino in scena un messaggio culturale forte e raffinato. Un cammino già intrapreso nei dieci anni della nuova gestione e che ha trovato un grande riscontro da parte del pubblico, trasformando la sala dell’Esquilino in una delle realtà di intrattenimento più frequentate della capitale.
La nuova programmazione prevede l’intervento di grandi nomi della commedia e della drammaturgia contemporanea, fra cui Giuseppe Battiston, Giuliana De Sio, Adriano Falivene, Stefano Fresi, Lino Guanciale, Gianfelice Imparato, Lucia Mascino, Antonio Milo, Francesco Montanari, Michele Placido, Carolina Rosi, Filippo Timi e Fabio Troiano.
Continua anche il fertile scambio tra lo schermo e il palcoscenico, con molti registi cinematografici e grandi volti dell’audiovisivo che si cimentano con il teatro. A cominciare da Alessandro D’Alatri, impegnato a dirigere ‘Mettici la mano’ scritta dal grande giallista Maurizio De Giovanni, Roberto Andò che firma la messa in scena di ‘Ditegli sempre di sì’, e Giuseppe Piccioni al suo esordio in teatro con ‘Passeggiata di salute’. E poi ancora due eventi molto speciali che vedono la trasposizione teatrale di grandi successi cinematografici. Infatti, Paolo Genovese porterà in scena il film cult campione di incassi ‘Perfetti sconosciuti’, mentre Sergio Rubini dirigerà, in un adattamento per il palcoscenico firmato insieme a Carla Cavalluzzi e Angelo Pasquini, ‘I fratelli De Filippo’.
Non mancano spettacoli dedicati allo stand up e alla comicità con un inizio stagione all’insegna della risata grazie al celebre duo pugliese Toti e Tata, Emilio Solfrizzi, Antonio Starnaiolo, Andrea Pennacchi e Max Angioni. In cartellone anche Serena Dandini e la poliedrica Sabina Guzzanti autrice e protagonista di ‘Le verdi colline dell’Africa’ con cui prende di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco divertente e irriverente.
Accanto alla grande prosa continua l’esplorazione nella molteplicità delle forme del teatro ospitando ‘Nuda’, firmato da Daniele Finzi Pasca, artista di fama mondiale noto per la sua peculiare capacità nello spaziare tra teatro, danza, acrobazia, circo e opera e per il suo incredibile talento nel mescolare linguaggi dando vita a creazioni uniche.

Al Brancaccio grande attesa per il musical ‘Casanova Opera Pop’ di Red Canzian

Proprio nel cuore dell’Esquilino, il Brancaccio è un teatro tra i più conosciuti in Italia e tra i più amati della Capitale grazie anche ad una ricca proposta che spazia tra musica, danza, nuovo circo, prosa, teatro per le scuole, corsi. Un’offerta che contribuisce ad attrarre target distinti di spettatori e segna con la formazione un esempio di forte dinamismo.
Un cartellone sempre vivo e aperto e l’intenso lavoro svolto sotto l’abile direzione di Alessandro Longobardi hanno consentito al Brancaccio di diventare ufficialmente un ‘centro di produzione teatrale’ riconosciuto dal Ministero della Cultura.
E anche per la stagione 2022/2023 il Teatro Brancaccio non delude le aspettative con una validissima offerta incentrata principalmente sul genere della commedia musicale e del musical. Fra i ritorni più attesi quello di ‘Rapunzel il Musical’ con Lorella Cuccarini, confermata nel ruolo di protagonista assoluta, e ‘Tutti parlano di Jamie’, storia che ha già toccato il cuore di molti, con la regia di Piero di Blasio e l’interpretazione di Giancarlo Commare. E ancora ‘Sette spose per sette fratelli’, che ha rivelato la protagonista Diana del Bufalo, accompagnata da Baz e dalle musiche dirette da Peppe Vessicchio.
Previsto un allestimento maestoso per il debutto a Roma del Musical ‘Casanova Opera Pop’ che Red Canzian dedica alla sua Venezia e al mito di Giacomo Casanova, mentre in gennaio è in scena ‘Vlad Dracula il Musical’ scritto e diretto da Ario Avecone con Christian Ginepro, Arianna Bergamaschi e le musiche originali di Simone Martino.
Per la prima volta viene ospitato il ‘Supermagic 2023 Incantesimi – Il Festival Internazionale della Magia’, ideato e curato da Remo Pannain e, a maggio 2023, Giuliano Peparini, presenta il suo nuovo progetto ‘Rumors’.
Al Teatro Brancaccio, come sempre, viene assicurato uno spazio d’onore anche per i grandi mattatori a cominciare da Claudio Bisio diretto da Giorgio Gallione in ‘La mia vita raccontata male’, Checco Zalone in “Amore + Iva” scritto da Medici, Rubino, Iammarino, Giorgio Panariello con ‘Favola mia’ e Elio in ‘Ci vuole orecchio’, un omaggio al cantautore Enzo Jannacci con la regia di Giorgio Gallione.
Per i giovanissimi lo stand up con Angelo Duro, Giorgio Montanini, Emiliano Luccisano. E poi, risate assicurate con i comici Andrea Pucci, Pio e Amedeo, Carta Bianca, I Bugiardini. E infine uno spazio dedicato anche ai concerti con l’esibizione di grandi artisti come Anastasia, Macy Gray, Renga, Tozzi.