Una esperienza unica

Chiara Armezzani - n.32 L'albero dell'Esquilino

(Numero 38 – Bimestre nov-dic 2021 – Pagina 1,4)

Da sette anni, ‘Il cielo sopra Esquilino’ è il giornale del rione. Distribuito gratuitamente in decine di esercizi, racconta questo rione come nessuna pagina di cronaca riesce a fare, perché nasce nelle strade, nei condomini, nei bar, dà voce e spazio alle associazioni e comitati di quartiere, alle botteghe, alle scuole, con le idee e l’impegno, assolutamente gratuito, di un pugno di redattori che ci abitano e lo conoscono profondamente.
Notizie, curiosità, iniziative, storie e anche la Storia del rione, tutto è contenuto in un giornale redatto senza contributi pubblici, con il solo sostegno economico di esercenti e residenti. Per questo, perché incuriosita da questa esperienza in qualche modo unica in tutta Roma, mi sono avvicinata al giornale una manciata di anni fa, disponibile ad una collaborazione. Le riunioni si tenevano e si tengono tutt’ora, in locali ‘prestati’ di volta in volta da esercenti del rione o in una sala della scuola Di Donato, perché la redazione non aveva e non ha una sede.
Tre anni fa, ne ho assunto la direzione, senza mai pensare di prendere iniziative che non fossero profondamente condivise, senza il contributo, il sostegno di tutti i redattori. Il giornale in questi tre anni, ha cambiato un po’ la sua veste grafica, soprattutto della prima pagina, qualche modifica è stata apportata alla testata, gli articoli sono più snelli, per dare più risalto alle foto, e, soprattutto, si è dato più spazio, più attenzione alla versione digitale. Ma il solco è rimasto lo stesso, perché l’impianto, la natura di questo giornale ha una sua unicità che riteniamo vada totalmente tutelata.
Lascio adesso la direzione a Silvio Nobili, un giornalista che si è affacciato alla nostra redazione proprio quando io ho assunto questo incarico. Conosce bene il rione e ha dimostrato un approccio professionale agli impegni che in questi anni ha preso per il giornale e soprattutto un’attenzione, una curiosità verso il rione, che me lo hanno fatto immediatamente apprezzare. Insomma, so che lascio ‘Il cielo sopra Esquilino’ in ottime mani.
Auguro a tutte e a tutti un buon lavoro, con un saluto che è un arrivederci.

Paola Mauti