Alfonsi: “L’Esquilino ha bisogno di più fondi”

La presidente del primo municipio spiega da dove ripartire nonostante i silenzi del Campidoglio
(Numero 9 – Bimestre nov-dic 2016 – Pagina 1,4,5)

Tante le istanze inoltrate alla nuova amministrazione comunale. Zero le risposte. La collaborazione fra il Campidoglio e il primo municipio, guidato dalla rieletta Sabrina Alfonsi, si annuncia complicata. Finora le occasioni di incontro si contano sulle dita di una mano anche se sul tavolo i temi caldi che riguardano l’Esquilino sono innumerevoli. La speranza è che passata la fase di rodaggio la situazione cambi. A cominciare dal ripristino delle risorse per rimettere a posto le strade e dall’aumento dei fondi per la Città Storica, di cui il rione fa parte.
Presidente, la sua elezione consente di ripartire dal lavoro compiuto finora. In particolare per l’Esquilino da cosa crede sia necessario ricominciare?
Vogliamo riavviare un lavoro serio con la Prefettura e il Campidoglio sui temi legati alla sicurezza, al decoro, al contrasto dei mercatini abusivi di merci di dubbia provenienza. Vogliamo ricominciare dai problemi collegati al gran numero di senza fissa dimora e richiedenti asilo che vivono per strada, conducendo una esistenza non dignitosa per loro, e che è fonte di disagio per i residenti del rione. E poi dai temi della riqualificazione: dai Giardini Nicola Calipari al Mercato Esquilino, alla riprogettazione partecipata di piazza Dante e alla valorizzazione dei giardini di viale Carlo Felice.

Grazie ad una postazione fissa dei carabinieri, ultimamente il mercatino abusivo di via Principe Amedeo e via Ricasoli è stato ridimensionato. I risultati però vanno a giorni alterni. Come mai situazioni come questa e quella di viale Carlo Felice non si riescono a risolvere una volta per tutte?
Raccogliendo le segnalazioni dei cittadini, abbiamo più volte portato questo argomento nelle riunioni con la Prefettura sui temi relativi alla sicurezza urbana. Nello specifico, la difficoltà da parte delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale a mantenere un livello di presidio territoriale permanente, a causa della insufficiente dotazione di uomini e mezzi, fa sì che il problema si ripresenti ciclicamente. Noi comunque continueremo a lavorare per una soluzione definitiva puntando su due tipologie di azione: controllo e repressione dell’illegalità da una parte, promozione della socialità e della vivibilità del territorio dall’altra.
Ci sono stati incontri con la nuova giunta capitolina per discutere le strategie da adottare nel rione e nel municipio?
Devo dire con una certa preoccupazione che a tre mesi di distanza dalle ultime elezioni amministrative le occasioni di confronto con la Sindaca e con la Giunta Capitolina si sono limitate ad una sola Conferenza dei Presidenti di Municipio svoltasi alla fine di agosto e ad un paio di riunioni di carattere generale sulle tematiche del verde, del commercio e della scuola con i rispettivi assessori. Ciò che mi spaventa maggiormente è che non otteniamo risposta alle decine di istanze, richieste e segnalazioni che abbiamo inviato in queste settimane.
Avremo finalmente la riqualificazione di piazza Vittorio? Il progetto di riqualificazione frutto di un percorso partecipato che ha visto protagonista anche il Municipio insieme ai cittadini e le associazioni del rione ha posto grande attenzione non solo alla qualità degli interventi ma anche all’elaborazione di un piano di gestione del giardino che possa essere uno strumento efficace per rispondere ai problemi che presenta oggi. Non si tratta di semplici lavori pubblici, ma di un progetto che vuole soprattutto restituire qualità e vivibilità ad un luogo che rappresenta il cuore dell’Esquilino. Speriamo che il dipartimento Lavori Pubblici faccia al più presto il bando di gara e che nella prossima primavera possano partire i lavori.
Anni fa, per arginare l’aumento di show room e negozi di abbigliamento, il Campidoglio ha vietato le nuove aperture per questo genere di esercizi. Il risultato è stato un proliferare di fast food di scarsa qualità. Il municipio ha intenzione di chiedere o mettere anche qui un freno? Qual è la strategia studiata insieme all’assessorato di Roma Capitale?
L’invasione di attività di somministrazione di alimenti e bevande e di attività di intrattenimento e svago è un fenomeno che riguarda non solo Esquilino ma l’intero centro storico. Sta comportando da una parte l’espulsione delle attività di vicinato più tradizionali (artigiani, aziende a conduzione familiare, ecc.) e, dall’altra, l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto produttivo della città. La situazione in cui ci troviamo oggi impone azioni decise e tempestive per promuovere e tutelare le attività di vicinato, le botteghe storiche e i laboratori artigiani, indispensabili per salvaguardare l’identità del centro storico e la sua funzione residenziale. Con l’assessorato e il dipartimento competenti dovremo avviare un confronto serio con l’obiettivo di valorizzare le specificità dei nostri rioni attraverso la redazione di veri e propri progetti territoriali. Per l’Esquilino, andrà anche affrontato il tema della regolarità delle canne fumarie dei fast food, che con i loro odori e rumori sono un elemento di notevole disturbo per i residenti. Ad oggi però questo confronto è tutto da costruire ed avviare.

Parliamo di rifiuti: il porta a porta, adottato in alcune zone del rione, ha portato dei benefici come l’eliminazione dei cassonetti in strada ma ha arrecato disagi ai condomini perché sembra che l’Ama non rispetti le tabelle di ritiro o comunque risultano insufficienti i passaggi per svuotare i bidoni. Il municipio ha già chiesto all’azienda di migliorare il servizio?
Il modello di raccolta differenziata nella sua forma più avanzata, cioè il porta a porta, rappresenta un obiettivo necessario che ha un valore culturale dal quale non possiamo prescindere. Ma ha un senso quando il sistema funziona. Oggi vediamo che non è cosi, almeno non al 100%. Le difficoltà di Ama a garantire un livello costante di ritiro della spazzatura, problema che non riguarda solo Esquilino ma anche altri rioni del Centro Storico, dipende principalmente dalle difficoltà che la stessa azienda ha nello scaricare i rifiuti presso gli impianti di trattamento. In ogni caso, abbiamo posto con forza questo tema ed è previsto a breve un tavolo con i responsabili dell’azienda per verificare le possibili soluzioni.
Il porta a porta verrà esteso ad altre zone? Se sì, quando e dove?
L’estensione del Porta a Porta a tutto il rione Esquilino, inizialmente prevista entro il 2016, temo rischi di slittare al 2017. Anche questo tema lo affronteremo nell’incontro con la municipalizzata.

Strade e marciapiedi: la situazione è tragica. Con la nuova amministrazione comunale avete già discusso un piano di risanamento? I fondi ci sono?
Ad oggi, l’unico dato certo è rappresentato dall’assestamento di Bilancio adottato dal Campidoglio lo scorso luglio. Questo ha stralciato un finanziamento di circa un milione di euro con il quale si sarebbe dovuta realizzare una riqualificazione della viabilità e dei marciapiedi di piazza Vittorio Emanuele II. L’Esquilino ha bisogno della massima attenzione e sostegno da parte dell’amministrazione, ma le cose sembrano per ora andare in direzione opposta. Consideriamo grave la scelta di definanziare un’opera prioritaria per questo Municipio. Abbiamo protestato con forza contro questa decisione, tanto che il Consiglio municipale con la mozione n.16 ha richiesto il recupero di queste risorse. Per quanto riguarda il prossimo Bilancio non c’è ancora stato nessun confronto, anche perché da settimane manca l’assessore di riferimento.Noi comunque siamo intenzionati a richiedere i fondi per garantire la manutenzione, che è un tema fondamentale per la città.Le risorse ordinarie assegnate ai Municipi non sono sufficienti. Esquilino, ma in generale la Città Storica, hanno bisogno di maggiori risorse di investimento che consentano di programmare interventi non di sola manutenzione dell’asfalto ma anche di riqualificazione dei marciapiedi e dei percorsi pedonali e per la realizzazione di una rete di piste ciclabili, tra l’altro già progettata e proposta dai comitati del rione.
L’Esquilino è molto vivace dal punto di vista culturale. Negli ultimi anni le associazioni del territorio hanno lanciato iniziative quali feste e balli in piazza, bookcrossing e incontri con gli artisti. Cosa può fare il municipio per sostenerle?
Le associazioni sono una risorsa importante del rione, animano il territorio e contribuiscono a creare quel senso di comunità che spesso manca nelle grandi città. In questi anni abbiamo puntato a mettere in relazione tra loro le diverse realtà culturali attraverso gli incontri Cultur+. In un periodo di scarse risorse, siamo stati il primo municipio a dotarsi di un Ufficio Europa, per sostenere le associazioni nella progettualità ai fini dell’accesso ai fondi europei. Già adesso, inoltre, cerchiamo di aiutarle nelle pratiche burocratiche per la realizzazione di eventi. In futuro vorremmo, nel rispetto delle normative vigenti, provare a velocizzarle e snellirle. Insomma, un po’ quello che diceva il Premio Strega Nicola Lagioia nel primo numero del vostro giornale.”

M. Elisabetta Gramolini