De minimis non curat praetor

Tralasciare le inezie per occuparsi delle cose più grandi’ si diceva in passato. Con il Giubileo 2025 ormai alle porte, a chi ci amministra non chiediamo miracoli ma tanti piccoli interventi per migliorare le strade del rione
(Numero 52 – Bimestre mar-apr 2024 – Pagina 2)

L’anno giubilare è stato sempre l’occasione per spendere soldi. Per fare feste e manifestazioni civili e religiose, per accogliere e spennare i pellegrini, per lasciare un ricordo di sfarzo e magnificenza anche a chi era venuto a Roma solo per spirito religioso. È stato sempre l’occasione per rifare chiese, conventi e soprattutto interventi sulle strade. Anche l’anno giubilare 2025 non viene meno alla tradizione.
Stando alle notizie diffuse dall’Ufficio di Supporto al Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, ‘Il primo intervento a partire sarà quello sulla manutenzione straordinaria della viabilità principale di penetrazione: è il più consistente dal punto di vista economico (vale 200 milioni di euro), affidato ad Anas come soggetto attuatore. Saranno interessate 48 grandi arterie’, ma poi se ne citano solo 12 e non sono citate le altre 36. Quali sono e che interventi sono previsti?
‘Altre manutenzioni straordinarie, ma in capo a Roma Capitale, riguarderanno le strade della viabilità principale (47 milioni) e della viabilità municipale (3 milioni assegnati a ciascuno dei 15 municipi, per un totale di 45 milioni). Anche per il rifacimento dei marciapiedi sono previsti 25 milioni di euro: 10 milioni per quelli a servizio della viabilità principale e 15 a servizio della rete viaria municipale’, anche qua, di più non è dato sapere.
In mancanza di un elenco dettagliato degli interventi previsti nel Primo Municipio e in particolare nel XV rione, Esquilino, abbiamo fatto
un giro per le strade per vedere la situazione e suggerire una serie di interventucci, piccoli, piccoli, da far rientrare nei prossimi lavori. Si tratta di piccole cose, ma, come diceva Totò, è la somma che fa il totale; e non perché i funzionari del Municipio ne ignorino la necessità, ma solo perché possano rispondere alla domanda ‘a che serve il decentramento municipale se poi l’operabilità non è decentrata?’ È una domanda che, sempre Totò, poneva così: ‘a che serve la serva se non serve?’
Dei tanti lavori che sono in corso sappiamo poco o niente, quindi non possiamo partecipare alle decisioni e prenderci la nostra piccola parte di responsabilità.

BUCHE E MARCIAPIEDI. Le buche sono sulle carreggiate ma anche sui marciapiedi. Quelle vicino ai cassonetti sono pericolosissime.
POZZANGHERE. Quando l’acqua piovana non defluisce e ristagna sulla strada, il più delle volte dipende dalle caditoie intasate. Ma se ristagna in corrispondenza dei passaggi pedonali, bisogna volare!
ERBACCE. Le erbacce crescono tra il piano del marciapiede e quello dei palazzi. Stanno molto bene perché ben concimate da pipì e cacca dei cani. Le ortiche eccellono. Ma se lì passano bambini piccoli?
RADICI AFFIORANTI. Poveri alberi: non potendosi radicare cercano sollievo sotto l’asfalto… e diventano trappole per i pedoni.
LIMITI DI VELOCITÀ. In attesa di disposizioni nazionali, regionali e comunali, perché non usare gli autovelox tarati ai 50km/h, come da codice della strada, o dossi per dissuadere?
E DELLE ZEBRE, sbiadite quando va bene…parliamone!
SEGNALETICA DI INDIRIZZO. Spesso vediamo cartelli che ci indicano una direzione che è l’opposta di quella dove vorremmo andare. Ci sono sempre stati, ma che ci siano anche durante l’Anno Santo è davvero uno scherzo da preti!
NOMI STRADA E NUMERI CIVICI. Certo il telefonino aiuta, ma non basta. Il rifacimento delle facciate di molti palazzi ha portato via molte targhe di marmo con il nome della strada. quelle che sono rimaste non stanno in buona salute, sbiadite e corrose da sole e pioggia.
CESTINI IN STRADA. Gli antichi cestini in metallo sono stati sostituiti da trespoli con il sacco di plastica trasparente che svolazza alla prima brezza, fino a quando non si riempie (e basta poco) di rifiuti indifferenziati, dando della città uno spettacolo non bello.
POSACENERE DI STRADA. Ma la cicca della sigaretta fumata alla fermata dell’autobus, che non arriva mai, dove la metto? E quella vicino alla discesa per la metro? E quella della sigaretta fumata prima di entrare in un negozio? In qualche strada con alberi, volenterosi hanno appeso latte vuote di pomodori (mantenendo l’etichetta del prodotto originale).
E DELLE FERMATE degli autobus, ne vogliamo parlare?

Carlo Di Carlo