A metà tra realtà e magia

Al confine dell’Esquilino, subito fuori Porta Maggiore, si trova la Basilica Sotterranea, recentemente riaperta al pubblico dopo un lungo lavoro di restauro.
(Numero 2 – Bimestre lug-ago 2015 – Pagina 6)

La scoperta. Nell’aprile del 1917, durante i lavori della ferrovia Roma-Napoli, viene rinvenuto per caso una basilica che affascina immediatamente per la ricchezza dei suoi decori. A circa 9 metri sotto terra, l’edificio ha una pianta rettangolare, divisa in tre navate da sei pilastri. La navata centrale, più ampia della altre due, termina con un’abside, la copertura è a botte. Nei tempi antichi vi si accedeva tramite un lungo corridoio, di cui oggi rimane solo il vestibolo, su cui si apre un lucernario. Il pavimento è ricoperto da tessere di mosaico bianche mentre eleganti fasce nere circondano i pilastri e corrono lungo il perimetro dell’aula.
Il mistero. Ciò che rende magico questo luogo sono le decorazioni (stucchi e affreschi). Queste rappresentano scene mitologiche come Medea che offre una bevanda al drago, custode del vello d’oro, una delle fatiche di Ercole. Nella volta centrale si vede Ganimede rapito da un genio alato. Nel fondo absidato è rappresentata Saffo che si getta dalla rupe Leucade. Questo mito, scarsamente utilizzato nell’iconografia classica, rappresenta la purificazione dell’anima e il suo passaggio ad una nuova vita. Sulla base di questa e altre rappresentazioni alcuni studiosi hanno ipotizzato che l’edificio fosse una basilica neopitagorica, ma altri studiosi ipotizzano funzioni diverse quali quelle di basilica sepolcrale o ninfeo. Di recente l’archeologa Ida Sciortino ha avanzato una nuova ipotesi: la grande presenza di raffigurazioni femminili nelle decorazioni fa supporre che la basilica sia stata dedicata ad una delle donne della famiglia dei Tauri.
Datazione. Proprio grazie al magnifico repertorio iconografico, molto fine e privo di decorazioni sovrabbondanti, è possibile datare la basilica alla tarda età tiberiana (prima metà del I d.C.). L’edificio è stato costruito con una tecnica particolare: vengono scavati prima dei pozzi nei quali è versato l’opus caementicium (i sei pilastri). In seguito si realizzano le coperture e solo al termine dei lavori l’edificio viene svuotato dalla terra (Roma Sotterranea, Adriano Morabito).

[BOX]
Basilica Sotterranea di Porta Maggiore
Aperture straordinarie al pubblico, dal 26/04/15 al 27/12/15.
Il sito è visitabile solo con visita guidata la prima e la quarta domenica di ogni mese o ingresso accompagnato con prenotazione obbligatoria.
Info e prenotazioni: 06 39967700
http://www.coopculture.it/events.cfm?id=324

Antonia Niro