La scuola museo al “Guicciardini”

Insieme agli artisti i ragazzi imparano ad apprezzare la bellezza e accrescono la loro conoscenza
(Numero 9 – Bimestre nov-dic 2016 – Pagina 10)

La scuola Guicciardini diventa museo grazie alla disponibilità di vari artisti contemporanei che hanno realizzato le loro opere donandole all’istituto. “L’idea – dice la dirigente scolastica Rosetta Attento – ci è venuta insieme all’artista Teresa Coratella, con cui avevamo condiviso negli anni un progetto didattico teso a promuovere l’educazione alla poesia, alle emozioni, alla musica e all’arte. All’inizio avevamo pensato di realizzare all’interno della scuola delle mostre d’arte, ma non ero convinta. Poi è venuta fuori l’idea di fare un museo nella scuola. Abbiamo coinvolto varie persone che già collaboravano con l’istituto e molti artisti contemporanei che hanno manifestato subito la loro disponibilità. Prima abbiamo presentato un progetto per un bando promosso da Acea, ma non è andato bene perché sono state privilegiate proposte di arredo urbano. Poi, con l’aiuto dell’Associazione Aci&Galatea, abbiamo presentato un progetto alla Fondazione Roma, che ha finanziato la scuola soprattutto per l’acquisto dei materiali; gli artisti coinvolti hanno lavorato tutti gratis”.
Una scuola aperta. “Questo progetto ha una doppia valenza – continua – : all’interno dell’istituto, perché si tratta di un percorso per portare i ragazzi ad avvicinarsi all’arte, soprattutto contemporanea, che di per sé rappresenta un viaggio all’interno del secolo, e all’esterno, perché diamo l’opportunità al territorio di usufruire di un luogo reso vivo dalle opere dei vari artisti, consolidando l’idea di una “scuola aperta”. Faremo delle iniziative il sabato e la domenica per permettere ai cittadini del rione di condividere con noi eventi di arte, musica e poesia”. “La scuola non solo come punto di formazione e educazione – scrive Teresa Coratella nel flyer di presentazione del progetto – ma luogo elettivo e privilegiato per stimolare il pensiero critico e il gusto estetico al bello in tutte le sue declinazioni, un percorso progettuale fatto di colori, parole, materia e forma”.
L’inaugurazione, una festa. Lo scorso 23 luglio presso la scuola si è svolta l’inaugurazione. Un’atmosfera vivace e curiosa con molti ragazzi, abitanti del rione ed artisti, con la partecipazione di musicisti come Tony Esposito e Mark Kostabi e poetesse come Antonella Pagano. Entrando nell’androne due grandi murales ai lati della scala attirano l’attenzione: uno di Tony Esposito, l’altro di Mark Kostabi. Poi il museo si snoda sui tre piani della scuola, con opere che vanno da Tommaso Cascella a Gianfranco Notargiacomo a Salvatore Pupillo e poesie di Rossana Coratella, Tomaso Binga e molti altri scritte sulle pareti.

La parola agli artisti. “Ho partecipato con entusiasmo a questo progetto – dice Salvatore Pupillo – perché mi interessava sperimentare l’interazione con i ragazzi della scuola. Un conto è lavorare in studio, un conto è dipingere un murales sulla parete di una scuola. È un lavoro istantaneo, di getto, veloce quasi come uno scatto fotografico. Il mio lavoro vuole esprimere un’atmosfera, una sensazione, quasi un suono musicale”. Effettivamente guardando l’opera, delle nuvole nel cielo, si ha una sensazione di leggerezza e di sospensione. “È favoloso che si facciano progetti di questo tipo nelle scuole, così i ragazzi, interagendo con gli artisti, imparano ad apprezzare l’arte”. “Credo che la scuola sia il luogo dove si svolge il lavoro più nobile di tutti. L’educazione e lo sviluppo della conoscenza dei ragazzi sono la vera ricchezza del mondo perché in tal modo si può crescere come persone. Per questo ho accettato molto volentieri di aderire a questo progetto – dice Mark Kostabi, artista californiano che vive ormai ad Esquilino e Monti da vari anni -. I murales che abbiamo dipinto all’entrata della scuola insieme a Tony Esposito rappresentano una contaminazione tra i nostri due mondi. Ognuno ha lavorato al lavoro dell’altro per il 20%. Il mio angelo, che tiene in una mano un libro e nell’altro uno smartphone, vuole rappresentare il bilanciamento tra la tecnologia del presente e quella del passato, esprimendo la necessità e l’importanza di entrambi per un vero processo di conoscenza”. Tony Esposito e Mark Kostabi collaborano da diversi anni sia nel campo della musica che della pittura. Il murales dell’artista partenopeo, raffigura il viaggio di Ulisse verso la conoscenza.

Le prossime tappe. Anche se si è ancora in attesa del nuovo dirigente scolastico, il progetto è stato ripreso dopo la pausa estiva: è prevista a breve la presentazione del catalogo curato dal Professor Francesco Gallo Mazzeo e la proiezione di un documentario, che descrive il percorso di creazione artistica in tutto il suo sviluppo insieme ai ragazzi della scuola. Intanto i cittadini del rione potranno godere delle magnifiche opere entrando e passeggiando per i corridoi della scuola.

Maria Grazia Sentinelli