Lo Spazio Field a Palazzo Brancaccio

Lo storico edificio di fine ottocento ospiterà una casa museo, che rievocherà la vita e lo stile dell’epoca. Ci sarà anche un’area per eventi e mostre dedicate ad artisti contemporanei e del passato
(Numero 28 – Bimestre nov-dic 2019 – Pagina 6)

Il trasferimento del Museo Nazionale d’Arte Orientale – che fino all’ottobre 2017 ha avuto sede nelle sale espositive di Palazzo Brancaccio – aveva privato l’Esquilino di un polo culturale di eccezionale valore ed aperto al mondo. Ora la famiglia Azzarone, che ha in gestione l’intero edificio, ha deciso di riaprire gli spazi del primo piano, comunicante con il giardino-parco retrostante, per restituirli al pubblico attraverso iniziative ed eventi culturali.

Spazio Field. Lo spazio d’arte – che prende il nome dalla ricca famiglia imparentata con la famiglia Brancaccio – è stato inaugurato lo scorso 26 ottobre con una mostra fotografica del pittore statunitense Anton Yelchin, ed aprirà definitivamente al pubblico il prossimo gennaio. Si estende su una superficie di 1.800 mq al primo piano del palazzo storico, e si snoderà in due camminate che partono dal punto che collega il salone con i giardini del piano superiore. Dice il direttore artistico Alessandro Toffoli: “La prima di queste diventerà la Casa Museo in memoria della famiglia Field-Brancaccio e del pittore Francesco Gai, che qui ha abitato ed operato. A restaurare questa parte, dove verranno esposte le opere dell’artista, abbiamo chiamato i migliori artigiani e arredatori di Roma, con l’intento di restituire la vita dell’epoca con tutta la sontuosità e le decorazioni di allora. L’altra camminata condurrà a saloni meno decorati, dove si intende invece allestire mostre temporanee ed eventi culturali”. L’idea è quella di ospitare sia esposizioni di opere d’arte di artisti contemporanei, sia retrospettive di autori del passato. Ma anche presentazioni di libri, conferenze, laboratori artistici, cercando di creare “spazi dinamici e movimentati anche da un punto di vista espositivo”.

La mostra di apertura. Dal 27 ottobre al 30 novembre, con possibilità di proroga, sarà possibile visitare la mostra ‘Provocative Beauty’ del pittore, attore e fotografo americano Anton Yelchin. La mostra raccoglie una selezione di cinquantuno immagini realizzate dall’artista negli ultimi anni della sua vita, che hanno per oggetto soprattutto i personaggi e le atmosfere di Hollywood, e nasce all’interno del progetto Video città 2019, festival ideato da Francesco Rutelli, dedicato alle arti visive multimediali. Nel breve discorso di presentazione l’ex sindaco di Roma, oltre a dare conto dell’importante percorso artistico del pittore, morto prematuramente all’età di 27 anni, non ha mancato di ricordare che “Da un evento negativo per il rione, quale il trasferimento del Museo d’Arte Orientale, può nascere un evento positivo, come la creazione di un nuovo spazio a disposizione dell’arte, della cultura e della convivialità. Un luogo di cui Roma e anche Esquilino hanno grande bisogno.”

Il rapporto con il rione. Palazzo Field può rappresentare l’occasione per una rivitalizzazione di tutto il rione. Secondo Alessandro Toffoli la riapertura di questo palazzo storico ha già suscitato un’eco presso gli artisti romani, alcuni dei quali si sono spostati da altre zone di Roma per aprire in questa parte del rione una serie di punti di intrattenimento, culturali o di ristorazione di qualità. “L’apertura di spazi culturali permanenti favorisce la mobilità delle persone che ora frequentano di più il parco e le strade del rione. Ognuno prende fiducia da quello che fa l’altro e propone altre attività. Non è quindi un progetto nato a tavolino, ma un processo spontaneo, che si alimenta con le varie iniziative intraprese dai diversi soggetti imprenditoriali”.
Sembrerebbe proprio che la restituzione al pubblico di uno dei più grandi complessi architettonici di Roma in funzione di polo artistico-museale possa creare un ponte tra la nuova vita del Palazzo e la via Merulana su cui affaccia. Non è da sottovalutare inoltre l’esistenza nella stessa strada di un altro palazzo, quello della famiglia Cerasi, che sta rappresentando, fin dal momento della sua fondazione, un importante centro di animazione artistica. Entrambi i palazzi potranno essere un vero volano per il rilancio di questa storica strada e di tutta questa parte di Esquilino.

Maria Grazia Sentinelli