Aspettando Villa Altieri

A distanza di anni dall’inaugurazione, ancora non si sa quando aprirà al pubblico il Palazzo della Cultura e della Memoria Storica
(Numero 6 – Bimestre mar-apr 2016 – Pagina 1,4)

Sono passati quasi quattro anni dall’inaugurazione di Villa Altieri. Allora, il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano annunciò in pompa magna la nascita del “Palazzo della Cultura e della Memoria Storica”, inaugurando, per la parte strutturale e di allestimento, le nuove sedi di due biblioteche: quella provinciale, che comprende anche l’Archivio Storico della Provincia di Roma, e la Storica Dantesca, associata al Centro di Studi per la ricerca letteraria linguistica e filologica “Pio Rajna”. Era il 27 novembre del 2012 e, con un ottimismo un po’ azzardato, si dichiarò che i servizi bibliotecari e museali sarebbero stati aperti al pubblico di lì a poco, al termine dei “lavori di rifinitura” del Palazzo. Passano gli anni, le opere non finiscono, anzi ne spuntano di nuove: la sistemazione dell’archivio sotterraneo, il restauro delle pavimentazioni e l’adeguamento dell’impiantistica. La situazione è ulteriormente complicata dall’abolizione della Provincia. Il contesto amministrativo e le stesse mansioni dei funzionari diventano poco chiari e non si giunge alla fine. Il monitoraggio degli interventi della ragioneria generale della Città Metropolitana di Roma Capitale dello scorso 30 giugno, riportava come in corso le procedure amministrative per il collaudo, ma il cartello esposto sul cantiere indica il 21 marzo del 2016 come data di fine dei lavori. Forse tra due o tre mesi le cose saranno più chiare, ma c’è l’estate di mezzo con le vacanze, e allora è facile pensare che il Palazzo sarà funzionante non prima dell’inizio dell’anno prossimo.

La storia recente. La Villa era stata acquistata dall’ente di palazzo Valentini nel ’75 che si era impegnato nell’eseguire lavori poco significativi di manutenzione ordinaria. Al degrado dell’edificio e del terreno, aveva contribuito la vendita del complesso, nel 1962, a due diverse società dello stesso proprietario. Ad una, era stato dato il giardino, all’altra la villa. Nel giardino, o meglio in quel che ne rimaneva, fu costruito, nel ’69, sul lato sinistro, un complesso scolastico composto da seminterrato e quattro piani, attualmente sede del liceo Newton, mentre nel casino nobile furono fatti lavori di ristrutturazione per ospitare il professionale “Confalonieri”. Nel 1975, la Provincia di Roma acquistò sia il liceo che il casino nobile e, nel 2010, utilizzando un finanziamento per Roma capitale (legge 396/1990), avviò un progetto di restauro del casino per farne il “Palazzo della Cultura e della Memoria Storica”. In questi anni sono stati definiti gli usi, i progetti, gli esecutivi dei lavori di restauro da compiere e le gare d’appalto per un costo dell’intervento di 4.300.000 euro.
Un’idea interessante. Il progetto “Palazzo della Cultura e della Memoria Storica” prevede di ospitare il Centro Pio Rajna, Centro di studi per la Ricerca letteraria, linguistica e filosofica, fornito di una biblioteca di circa 14mila volumi (oltre a 130 periodici, 4500 tra opuscoli e estratti, 1000 diapositive e fotografie, 500 microfilm di manoscritti e documenti antichi e una discoteca di circa 100 Cd-rom) e la Biblioteca Provinciale, istituita nel 1912, costituita da circa 70mila volumi databili dal XVI secolo ad oggi. Ma anche due spazi per la memoria: l’Archivio storico, che conserva i documenti prodotti dall’Amministrazione dal 1870, e la Banca della Memoria che raccoglie i racconti di chi è nato prima del 1940, realizzata coinvolgendo le scuole e gli studenti della provincia. L’area aperta al pubblico comprenderà il giardino, la Collezione Altieri e gli Scavi archeologici, una sala convegni, un punto di ristoro nell’altana, un bookshop e un punto informazioni.

[BOX]
Un patrimonio culturale senza casa
La storia recente della Biblioteca della Provincia di Roma
2003 Viene chiusa al pubblico ma fino al 2010 i dipendenti continuano a fare lavoro di back office (prestito, orientamento, pubblicazioni di manoscritti inediti, attività con le scuole).
2007 Gli spazi in cui era ospitata, presso la sede di Palazzo Valentini, vengono meno e così l’intera biblioteca è costretta a traslocare a Villa Altieri. Nasce il progetto della Casa della cultura. L’intervento viene inserito nel Programma Triennale delle Opere, approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 226 del 2007, e per regolare le modalità di finanziamento viene stipulata una convenzione con il Ministero delle Infrastrutture.
2009 Arriva la progettazione preliminare per il restauro di Villa Altieri, approvato il progetto definitivo e indetta la gara, aggiudicata a novembre.
2010 Avvio dei lavori il 24 novembre con previsione di fine per l’8 marzo 2013. Come spesso capita, però, nel frattempo sono intervenute sospensioni per la realizzazione di opere complementari, in relazione al ritrovamento di alcune emergenze archeologiche, e la redazione della perizia di variante. I servizi della biblioteca vengono interrotti.
2012 Inaugurazione del “Palazzo della Cultura e della Memoria Storica” ma manca la vera apertura al pubblico.
2015 Il monitoraggio degli interventi della ragioneria generale della Città Metropolitana di Roma Capitale dello scorso 30 giugno, riportava come in corso le procedure amministrative per il collaudo, ma il cartello esposto sul cantiere indica il 21 marzo del 2016 come data di fine dei lavori. Vengono intanto riattivati, stando al sito dell’Ente, i servizi di prestito interbibliotecario e la consultazione in sede, previo appuntamento.

Carlo Di Carlo